L'interpretazione del muco cervicale

Dopo aver imparato ad osservare il muco cervicale occorre comprendere come questa capacità permette di capire quali sono i giorni fertili del ciclo mediante il Sint.

L'annotazione sul grafico

Una volta risposto alle domande sulla qualità del muco cervicale, dovremo inserire nel grafico la nostra osservazione.
Come visto, l'osservazione dovrebbe comprendere sia la valutazione del muco che quella della sensazione vaginale.
A ciascuna osservazione corrisponderà un'annotazione, come riportato in questa tabella:

la tabella mostra come annotare il muco cervicale in relazione alle sue caratteristiche

Se si osservano più tipologie di muco o più sensazioni nello stesso giorno deve sempre essere annotata l'osservazione più fertile.

Prima dell'ovulazione

Prima dell'ovulazione il muco tende a diventare di qualità sempre più fertile, passando dall'appiccicoso a quello a chiara d'uovo.
Non è detto che tutte le donne abbiano una progressione da asciutto a muco appiccicoso, cremoso e a chiara d'uovo.
Molte donne non hanno alcun giorno asciutto dopo le mestruazioni.
Altre passano direttamente da muco appiccicoso a chiara d'uovo.
Ogni combinazione è possibile, ma ciò che conta è osservare la progressione del muco verso una qualità sempre più fertile.
il grafico mostra l'andamento del muco cervicale durante il ciclo
Questa donna non ha muco cremoso, ma ha potuto comunque osservare
una progressione verso il muco più fertile nel giorno del ciclo (GC) 8.

il grafico mostra un altro tipo di normale andamento del muco cervicale
Questa donna non ha avuto muco appiccicoso.



il grafico mostra ancora un altro tipo di normale andamento del muco cervicale
Questa donna non ha avuto alcun giorno asciutto alla
fine del ciclo.

Dopo l'ovulazione

Il muco cervicale si asciuga drasticamente dopo l'ovulazione.
Per questo motivo è importante determinare e inserire nel grafico l'ultimo giorno di muco fertile del ciclo, ossia il momento in cui si osserva un radicale mutamento della qualità del muco cervicale, da fertile a meno fertile o assente.
Questo momento, che chiameremo "giorno del picco" coincide solitamente con l'ovulazione.
Il giorno del picco, tuttavia, non può essere inserito nel grafico nel momento in cui lo si osserva, ma unicamente a posteriori.
Infatti, il giorno del picco corrisponderà all'ultimo giorno di muco a chiara d'uovo o acquoso seguito da tre giorni asciutti ovvero con muco poco fertile (appiccicoso o cremoso).
Come vedremo, il giorno del picco è fondamentale per comprendere l'inizio della fase infertile del ciclo mestruale dopo l'avvenuta ovulazione.
il grafico mostra come annotare il picco del muco
Il giorno del picco può essere annotato solo retrospettivamente.
Dopo aver osservato tre giorni di muco meno fertile, può essere annotato che
l'ultimo giorno di muco a chiara d'uovo corrisponde al giorno del picco.
A volte il corpo può non riuscire ad ovulare dopo un tentativo. In questo caso potremmo osservare il muco passare più volte da una qualità più fertile a una meno fertile. Solo dopo tre giorni di osservazione di muco di qualità infertile potrà essere determinato il giorno del picco.
il grafico mostra un esempio di picco del muco ritardato
Questa donna ha osservato del muco fertile al GC 12, seguito da muco di qualità meno fertile
nei GC 13 e 14. Tuttavia, il GC 15 ha registrato nuovamente del muco a chiara d'uovo.
Il giorno del picco deve essere spostato.
Solo dopo il GC 20, avendo osservato tre giorni consecutivi di muco meno fertile o assenza di muco,
potrà essere determinato il giorno del picco.

Ora che abbiamo capito come osservare e interpretare il muco cervicale, possiamo cominciare a conoscere l'altro sintomo fondamentale, la temperatura basale.

1 commento:

  1. Se le secrezioni sono acquose ma non c'è muco prelevabile come vanno interpretate? Dipende dal momento del ciclo?

    RispondiElimina

Hai domande su questo argomento? Lascia un commento.

Gli articoli scientifici citati nel sito si riferiscono all'utilizzo del metodo dopo aver seguito un corso con insegnanti qualificati.

L'efficacia del metodo è direttamente proporzionale alla capacità di interpretazione dei sintomi e del grafico.