Gli anticoncezionali ormonali classici sono basati sull'azione combinata della "copia sintentica" degli ormoni estrogeno e progesterone.
Questi ormoni sintetici non hanno molto a che fare con quelli prodotti dal nostro organismo, affermare che prendere la pillola fa "pensare al corpo di essere incinta" è del tutto errato, perché durante la gravidanza il corpo non produce solo progesterone (l'ormone la cui copia sintetica, il progestinico, è contenuta nella pillola), ma anche moltissimi altri ormoni (HCG, prolattina ed estradiolo).
Gli ormoni della pillola sono vere e proprie medicine, che hanno una struttura molecolare simile agli ormoni prodotti dal corpo, ma sono in realtà molecole del tutto diverse.
La pillola ha degli effetti collaterali specifici, perché l'azione di questi ormoni sintetici sul corpo non si limita ad impedire la gravidanza, ma crea uno squilibrio nel normale funzionamento del sistema endocrino di una donna in età fertile.
Tra questi (oltre ai rischi noti e contenuti nel foglietto illustrativo, come il cancro al seno e la trombosi venosa profonda) c'è la depressione.
La ricerca in questo campo non è molto avanzata, gli studi effettuati si riducono a uno, quello della prof.ssa Jayashri Kulkarni, dell'Università Monash di Melburne, la quale ha rilevato un'incidenza della depressione circa doppia tra le utilizzatrici dei contraccettivi ormonali rispetto alle donne che non ne fanno uso.
Per la mia esperienza personale e in ragione delle tante testimonianze sull'argomento, posso inoltre tranquillamente affermare che tra i disturbi dell'umore connessi alla pillola vi è certamente anche l'aumento dell'ansia.
Ulteriore effetto collaterale "minore" della pillola è il calo della libido. Questo effetto è causato principalmente dalla riduzione del testosterone prodotto durante l'assunzione dei contraccettivi ormonali, nonché da altri fattori molto complicati da riassumere.
Ma uno dei più importanti e meno noti effetti collaterali della contraccezione ormonale è il suo effetto negativo sull'assorbimento di elementi fondamentali per l'organismo, come la vitamina B e lo zinco, nonché sulla flora intestinale, che viene danneggiata costantemente.
Dopo anni di ormoni sintetici e tutti questi effetti collaterali, non possiamo aspettarci che il nostro corpo ricominci immediatamente a funzionare alla perfezione, ripristinando il ciclo della produzione di ormoni il giorno dopo aver assunto l'ultima compressa (o aver rimosso impianti o anelli).
Dopo aver smesso la pillola è quindi normale attraversare un periodo di transizione, in cui il flusso di ormoni naturali sta cercando di ripristinarsi.
Questo periodo transitorio (che può essere molto breve per alcune donne) ha una durata media di 6 mesi e a volte è necessario un intero anno perché i problemi derivanti dall'assunzione dei contraccettivi ormonali si risolvano del tutto.
In particolare, le ovaie, la cui attività è stata soppressa per anni, potrebbero impiegare un po' di tempo a ricominciare a funzionare. Nei primi sei mesi dopo la pillola è, quindi, fisiologico che l'ovulazione non avvenga.
La mancanza di ovulazione può manifestarsi in due modi, con l'amenorrea, ossia l'assenza di mestruazioni, ovvero con la presenza di false mestruazioni, in tutto e per tutto simili a quelle vere che non sono altro che emorragie da sfaldamento dell'endometrio. In quest'ultimo caso solo con la compilazione del grafico del ciclo mediante le regole del metodo sintotermico potremo accorgerci che in realtà non stiamo ovulando.
Altra conseguenza dovuta alle difficoltà di ripresa dell'attività ovarica è che i cicli nei primi mesi dopo l'interruzione della pillola possono essere molto lunghi ed irregolari, in quanto i follicoli impiegano più tempo del necessario a raggiungere la maturazione e a rilasciare l'ovulo, di solito dopo vari tentativi. Anche in questo caso, la compilazione del grafico potrà aiutarci a non preoccuparci di eventuali ritardi. Come sappiamo, infatti, mentre la fase follicolare può avere una durata molto variabile, le mestruazioni compaiono dopo un numero di giorni compreso tra 12 e 16 dopo l'ovulazione. Per cui, se non abbiamo confermato l'ovulazione da almeno 16 giorni non dovremo assolutamente preoccuparci del fatto che le mestruazioni non sono ancora arrivate.
I cicli post pillola possono essere caratterizzati anche da disfunzioni della fase luteale, ossia la fase del ciclo dopo l'ovulazione. Questo è dovuto a molti fattori che, influendo sulla qualità dei follicoli, indirettamente portano alla formazione di un corpo luteo non ideale e, quindi, a una non ideale produzione di progesterone da parte del corpo. Infatti, un follicolo impiega circa 100 giorni a maturare completamente e a rilasciare un ovulo e le deprivazioni vitaminiche causate dalla pillola influiscono profondamente sulla qualità dei follicoli prodotti dalle ovaie.
I sintomi di questo problema possono essere cicli molto brevi, in quanto la fase luteale ha una durata minore rispetto a quella ottimale (meno di 10 giorni) e la presenza di spotting prima dell'arrivo delle mestruazioni.
Ma anche in assenza di questi sintomi potremmo avere un difetto della fase luteale. Ad esempio un ciclo di 28 giorni non è necessariamente un ciclo sano, se l'ovulazione avviene al giorno 20 la fase luteale sarà di solo 8 giorni e quindi deficitaria in modo del tutto asintomatico. Anche in questo caso il grafico ci permette di capire esattamente cosa sta succedendo.
Inoltre, la pillola influenza la produzione del muco cervicale. Infatti, una delle modalità di funzionamento è la creazione di un ambiente inidoneo alla sopravvivenza degli spermatozoi, ossia di un muco cervicale costantemente non fertile. Quest'azione determina un'erosione della cervice che può impiegare un po' di tempo a ripristinare pienamente le sue funzioni.
Durante i primi cicli dopo la pillola è quindi normale che il muco cervicale non si presenti come previsto, con una evoluzione da muco meno fertile a muco più fertile, ma sia costantemente di un certo tipo oppure sia assente o in quantità ridotta.
Tra gli effetti che non riguardano direttamente il ciclo mestruale, c'è la possibilità che compaia l'acne, in quanto gli estrogeni contenuti nella pillola inibiscono la produzione di sebo e la pelle tende ad assuefarsi a tale inibizione producendone sempre di più. Questo effetto è normalmente passeggero, nei sei mesi dopo l'interruzione del contraccettivo ormonale la produzione di sebo ritorna naturalmente ai livelli pre-pillola.
Ma l'interruzione della pillola ha anche moltissimi effetti positivi.
Innanzitutto, il ritorno della libido. Molte donne descrivono i rapporti dopo aver smesso di assumere contraccettivi ormonali come un ritorno all'adolescenza. In realtà sono arrivata a pensare che l'opinione comune che dopo un po' di tempo insieme alla stessa persona l'entusiasmo sessuale cali sia dovuta alla circostanza che spesso, quando la relazione diventa "seria," la donna inizia ad assumere la pillola, inibendo così il proprio desiderio, cosa che non può non riflettersi sul partner. Il ritorno alla naturale produzione ormonale porta con sé anche il ripristino della normale libido e quindi un nuovo entusiasmo nei rapporti di coppia.
Inoltre, moltissime donne dopo l'interruzione della pillola sperimentano un generale miglioramento del tono dell'umore. Insomma, si è più felici e rilassate in partenza, quindi anche l'influenza del mondo esterno ha un effetto diverso.
Infine l'interruzione della pillola determina, dopo circa sei mesi dall'assunzione dell'ultima compressa, la cessazione di tutti gli effetti collaterali minori: via la ritenzione idrica, via l'emicrania!
Gli effetti della pillola possono variare molto da persona a persona e anche il ripristino delle normali funzioni biologiche impiega tempi diversi.
Molte donne, ad esempio, hanno un ciclo perfettamente sano sin dal giorno dopo l'ultima pillolina, mentre altre si rivolgono al ginecologo dopo mesi in cui non hanno visto alcuna perdita ematica.
L'importante è avere pazienza, con il tempo tutto tornerà come prima e il corpo ci ricompenserà di aver smesso di combattere la nostra fertilità con la completa inibizione del suo naturale ciclo ormonale.
Salve, avrei una domanda, è possibile che questi sintomi ad esempio l’assenza di ovulazione e amenorrea siano presenti anche dopo l’interruzione dopo 6 mesi dall’uso di concezionale? Grazie buona giornata
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